LA NORMAZIONE, UN SUPPORTO!
Il valore della normazione e delle certificazioni
nei processi di gestione del rischio
Applicare un Sistema di Gestione è un disturbo alla quotidianità aziendale?
Le norme sono finalizzate al solo ottenimento della Certificazione?
La Certificazione è un mero strumento per dimostrare affidabilità al mercato?
La risposta è SI se si percorre la strada della Certificazione creando delle procedure e dei modelli in linea con quanto previsto dalle norme ma senza una reale applicazione quotidiana.
Perché allora certificarsi?
In rari casi esiste l’obbligo, la legge Merloni prevedeva la Certificazione per le imprese di costruzioni operanti nel settore degli appalti pubblici.
Spesso è il mercato a richiedere di dimostrare l’appartenenza ad un “club” di aziende che opera secondo requisiti standardizzati e riconosciuti.
Altre volte è elemento necessario per accedere alle agevolazioni fiscali o benefici economici, vedi bando INAIL per le imprese certificate OHSAS 18001 oggi ISO 45001.
La Normazione applicata con intelligenza supporta
lo sviluppo di una Cultura del Rischio aziendale
La tendenza odierna della normazione internazionale è offrire alle aziende maggior “vestibilità” del sistema alle proprie esigenze. Non un abito preconfezionato bensì un prodotto sartoriale che ogni organizzazione confeziona sulla base delle proprie peculiarità.
Se applicate con intelligenza e senza forzature le norme consentono di sviluppare una cultura aziendale che risponde in modo corretto ai sempre crescenti requisiti legislativi, dai mercati, dai clienti, insomma da tutte le parti interessate (gli stakeholders).
Oggi esiste un set di norme complete ed ottimamente strutturato volto ad un maggior controllo delle attività e prevenzione dei rischi interni ed esterni.
Il tema della Gestione
del rischio s’intreccia fortemente con la Compliance aziendale
e di prodotto
La norma ISO 19600 (Sistemi di gestione della conformità - Compliance) è una linea guida che ben s’intreccia con la norma ISO 31000 (Gestione del Rischio) anch’essa linea guida.
Altre norme strategiche sono la ISO 22301 (Sistemi di gestione della Continuità operativa) e la ISO 28001 (Sistema gestione Sicurezza Supply Chain).
Infine il set delle norme tradizionali dei Sistemi di Gestione per la Qualità (ISO 9001), per l’Ambiente (ISO 14001), per la Salute e Sicurezza dei Lavoratori (ISO 45001), per la Sicurezza delle Informazioni (ISO/IEC 27001), per la Sicurezza Alimentare (ISO 22000).
All’interno dei confini comunitari, la normazione relativa alla Compliance di prodotto è affrontata dalle Direttive Europee che prevedono l’applicazione del marchio CE su determinati prodotti e solamente a seguito dell’intervento di verifica da parte di un Organismo notificato.
Al di fuori dei Unione Europea, molti paesi si sono dotati di normazione tecnica nazionale impedendo di introdurre nel mercato locale merci non conformi, tale normazione varia sensibilmente da paese a paese e le aziende che scelgono di esportare devono valutare attentamente i rischi legati all’esportazione, dalla lingua agli aspetti tecnici e doganali, pena esborsi di denaro, impiego di tempo e risorse spesso di gran lunga superiori al risparmio di non rivolgersi a professionisti.
Alla luce di quanto detto, dunque…
perché allora certificarsi?
Perché la Normazione è uno strumento per la prevenzione dei rischi e la Certificazione consapevole è un percorso aziendale di responsabilizzazione, autoanalisi e confronto in maniera costruttiva e collettiva.